Case History di un’esperienza virtuale al museo

Cos’è Uffizi Virtual Experience

Uffizi Virtual Experience è una Digital Exibition ideata e voluta da Virtuitaly, una società creata da Centrica Srl per la produzione e la commercializzazione di questa nuova forma di spettacolo che combina Arte, Spettacolo e Tecnologia Immersiva.

L’Idea dello Spettacolo Virtuale immersivo

Il progetto nasce in un momento di particolare interesse per le Mostre d’Arte dalle forti connotazioni digitali ed è stato reso possibile grazie alla disponibilità di un repertorio completo di immagini ad altissima risoluzione creato nel corso di quasi 20 anni di riprese fotografiche effettuate da Centrica con sistemi di shooting sempre all’avanguardia.

Il Progetto

ULTRAPRIME è stata coinvolta, in questo progetto, per la lunga esperienza del suo regista Claudio Focardi nel settore della multiproiezione e della progettazione di spazi scenici per Grandi eventi di Comunicazione.

La produzione è iniziata alla fine del 2015, dopo aver individuato la location adatta. La scelta della Fabbrica del Vapore a Milano ha offerto grandi opportunità progettuali e creative, sia per le sue dimensioni, sia per l’aspetto Post-industriale in grado di creare un affascinate contrasto fra le architetture retrò e una video-installazione contemporanea.

E’ stato progettato uno spazio scenico, costituito da 18 schermi di varie forme e dimensioni, che consentisse di scomporre il dipinto originale in una sorta di “cubismo digitale”, per creare, nello spettatore, una nuova visione interpretativa dell’opera d’arte. In questo modo il quadro si trasforma in una “scatola magica” da esplorare camminando nello spazio scenico creato dalle superfici piane (gli schermi) e dai volumi (i monoliti e i portali) che, con le gigantesche immagini, assumono un valore architettonico in grado di creare un coinvolgimento emozionale molto superiore all’immersività offerta da una tradizionale proiezione 3D.

La Storia

Le Opere degli Uffizi: da Giotto a Caravaggio. Non una mostra tematica, Non il Rinascimento, e nemmeno il Rinascimento fiorentino. La sfida era trovare un fil rouge che consentisse di tracciare un racconto di quasi 400 anni solo attraverso le opere a disposizione.

Non un racconto storico di un periodo, ma il racconto storico delle opere degli uffizi. Una sfida vinta grazie anche all’accurato lavoro di una storica dell’arte, Irene Martinelli, che ha scritto la traccia di sceneggiatura identificando le peculiarità storiche da scoprire all’interno delle opere che milioni di persone vedono dal vivo ma che forse non hanno saputo (o potuto) cogliere. Centinaia di piccoli particolari portati a dimensioni gigantesche, hanno consentito di scoprire e apprezzare aspetti riguardanti la religiosità, il costume, la bellezza umana, l’armonia della natura, ma anche le debolezze umane come il narcisismo, l’ostentazione del potere, la guerra.

Incanto e Affabulazione

Lo spettacolo ha fra i suoi pilastri migliori il supporto di una colonna sonora realizzata con musiche originali del Maestro Roberto Procaccini, scritte ed eseguite appositamente per queste immagini e che guidano lo spettatore in un viaggio fantastico fatto di grandiosità di immagini e fascinazione musicale.

Frammentare per moltiplicare

La scelta registica è stata quella di creare uno spazio scenico costituito da tanti schermi per esaltare la quantità di dettagli e raccontare le mini storie nascoste all’interno delle opere. Con questi “tasselli” giganti è stato creato un enorme puzzle dove lo spettatore può andare ad esplorare il proprio percorso abbandonando l’idea della visita al museo e perdersi in un mondo fantastico come Alice nel paese delle meraviglie.

Tecnologia Immersiva

Due mesi di intenso lavoro per realizzare una produzione colossale, fatta di 18 schermi per un totale di circa 400 mq di superficie di proiezione, 36 videoproiettori Canon, 2 Server WathMax e 14 WatchPax DATATON, 3,5Km di connessioni digitali CAT6 e altrettanti di corrente, 10 casse a diffusione omnidirezionale (per un’esperienza sonora, anch’essa, immersa). Tutto questo in un contenitore (la Cattedrale della Fabbrica del vapore) di 18m x 42m X 12m di altezza.

Il Team

  • un team di progettazione collaborativo e coeso
  • un reparto creativo e un compositore  uniti dalla stessa vision
  • una post-produzione fatta di esperti di comunicazione multimediale e di linguaggio multivision
  • un’Azienda affermata nel settore degli allestimenti tecnologici
  • un’Azienda leader nella realizzazione di grandi scenografie

Una squadra di professionisti, affiatata e motivata dove tutti hanno lavorato in perfetta armonia, riuscendo a realizzare e allestire, in modo perfetto, questa immensa opera in tempi da assoluto primato.

Conclusioni: “handle with care”

Il giusto equilibrio fra valore culturale dell’arte e spettacolarità. “Maneggiare” l’arte universale con il giusto rispetto e riuscire a farne uno spettacolo moderno, emozionante, coinvolgente. Questa è stata la mission condivisa da tutto il Team che ha messo in scena lo spettacolo. Non cedere ai facili richiami della tecnologia da videogioco, ma “osare” con delicatezza. Scomporre, animare, ingrandire, inserire elementi contemporanei per valorizzare l’opera esaltando i contenuti e le intenzioni dei grandi Artisti del passato. Un risultato emozionante ottenuto con raffinata attenzione e testimoniato dai commenti entusiasti dei visitatori.

Time-lapse dell’allestimento Uffizi Virtual Experience

Promo mostra – Uffizi Virtual Experience